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'Rigoletto' torna al Teatro Comunale di Bologna

'Rigoletto' torna al Teatro Comunale di Bologna

Dall'8 al 18 novembre torna sul palco del Teatro Comunale di Bologna "Rigoletto" di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione firmata da Alessio Pizzech: sul podio Renato Palumbo. La prima sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio 3 martedì 8 novembre alle ore 20.00.

Il regista toscano Alessio Pizzech debutta al Teatro Comunale di Bologna con un titolo del grande repertorio italiano: Rigoletto di Giuseppe Verdi, in programma dall’8 al 18 novembre. Per la Stagione d'Opera 2016 del celebre teatro felisineo, un nuovo allestimento per un titolo molto amato sia dal pubblico che dagli interpreti vocali e dai registi.

“Forse il più gran dramma dei tempi moderni”: lo stesso Giuseppe Verdi definisce così Le roi s’amuse, scandalosa pièce in tre atti di Victor Hugo, a cui il librettista Francesco Maria Piave si ispirò per il soggetto di Rigoletto, in scena per la prima volta l’11 marzo 1851 con enorme successo al Teatro La Fenice di Venezia. Un perfetto ingranaggio teatrale che si muove nella Mantova del XVI secolo e trascina lo spettatore fino al tragico epilogo con ritmo inarrestabile. Così come irremovibile appare la maledizione che incombe plumbea e fatale sullo spietato buffone deforme, trasformato in umanissimo padre desideroso di vendicare l’onore strappato alla figlia da un dissoluto seduttore. Quando Verdi musicò Rigoletto, era in un periodo di grande vivacità e produttività: tra l’11 marzo 1851 e il 6 marzo 1853, il Maestro mise in scena Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, che sono, con tutta probabilità, le sue opere più popolari.

“Come gli eroi della tragedia greca – dice Alessio Pizzechanche Rigoletto è vittima del suo stesso disegno e non può fare nulla per modificare la situazione. La vendetta, tanto evocata e desiderata, cade su di lui, trasformandolo nell’eroe tragico di una modernità sorprendente, assoluta...Metafora delle nostre segrete repulsioni, Rigoletto incarna quel conflitto tra la maschera che indossiamo in società e ciò che più intimamente percepiamo di noi stessi e degli altri.”

Sul podio dell'Orchestra del Comunale un attento interprete del repertorio verdiano come Renato Palumbo; sul palco del teatro felsineo si alternano nei ruoli principali alcune voci del panorama lirico internazionale come Marco Caria e Vladimir Stoyanov, impegnati nel ruolo del titolo, Celso Albelo e Raffaele Abete, che interpretano il Duca di Mantova, Irina Lungu e Scilla Cristiano nel ruolo di Gilda.

Le scene dello spettacolo sono affidate a Davide Amadei, i costumi a Carla Ricotti e le luci a Claudio Schmid. Il Coro del Teatro Comunale di Bologna è preparato da Andrea Faidutti. Completano il cast vocale Antonio Di Matteo (Sparafucile), Rossana Rinaldi (Maddalena), Beste Kalender (Giovanna), Andrea Patucelli (Il conte Monterone), Raffaele Pisani (Marullo), Pietro Picone (Matteo Borsa), Hugo Laporte (Il conte di Ceprano), Marianna Mennitti (La contessa di Ceprano/Un paggio) e Michele Castagnaro (Un usciere).